70 anni in 7 premi

di Marta Perrotta

#TV70

Redazione CUCWritten by:

L’Italia ha dato il nome e i natali al premio televisivo più prestigioso al mondo, il Prix Italia, che nasce nel 1948, a Capri, per celebrare l’eccellenza nei programmi radiofonici e presto si apre alla televisione e al digitale. Ma oltre a questo, nella storia della tv, possiamo ricordarne almeno altri 6, nazionali e internazionali, che insieme al Prix Italia sono stati e sono importanti per due aspetti della nostra cultura televisiva: da un lato testimoniano della volontà di promuovere la qualità e l’innovazione nel campo della produzione di trasmissioni tv, incoraggiando la collaborazione e lo scambio di idee tra le emittenti di tutto il mondo; dall’altro, raccontano l’ansia di legittimazione che la Tv, e ancora prima la radio, ha vissuto e ha cercato di mettere a tacere, esibendo i propri lati migliori e elevandosi ad arte e cultura produttiva da mettere in mostra.

Ecco alcuni di questi premi, con un anno speciale che ricordiamo per chi (o cosa) fu premiato.

Prix Italia 

Tra i tanti Prix Italia vinti dalla nostra televisione e dalla nostra radio, forse quello che più si ricorda è quello del 1979, quando nella categoria documentari viene presentato Processo per stupro: un testo che presenta un’“anomala alleanza”, come la definisce Milly Buonanno tra il medium istituzionale e il femminismo. Andò in onda la prima volta il 26 aprile del 1977 e in replica nell’ottobre dello stesso anno dopo il riconoscimento internazionale ottenuto, quando fu visto da 9 milioni di spettatori, tre volte quelli del primo passaggio. Con questo successo incredibile, prodotto da una Rai forse non del tutto consapevole del ruolo che stava svolgendo, il documentario tracciò una linea di demarcazione tra il “prima” e il “dopo” dei discorsi sul genere in Tv.

Maschera d’argento

È il premio annuale dei cronisti romani che nasce nel 1949 e vuole celebrare i migliori attori e protagonisti della rivista. Le cronache della Settimana Incom lo presentano inizialmente come “l’Oscar del varietà”, ma presto diventerà l’Oscar dello spettacolo, premiando oltre ai testi e agli interpreti della rivista, cantanti, e protagonisti di programmi radiofonici e televisivi. È il caso, ad esempio, del 1969, quando viene premiato Alighiero Noschese per le sue imitazioni di uomini politici, nell’anno della sua consacrazione a personaggio televisivo con il successo di Doppia Coppia, o del 1977, quando sul palco delle Maschere D’argento salirà Enzo Tortora insieme al pappagallo Portobello.

Premio Ondas 

Il Premio Ondas è un prestigioso riconoscimento spagnolo che nasce nel 1954 per iniziativa dell’emittente Radio Barcelona e copre una vasta gamma di categorie, inclusi radio, televisione, cinema, musica e nuovi media, in ambito nazionale ma anche internazionale, soprattutto rivolto all’America Latina.  Nel 1960, Enza Sampò vince il Premio Ondas come miglior presentatrice, in un’annata particolarmente felice che l’aveva vista protagonista di Campanile Sera e co-conduttrice del Festival di Sanremo.

Rosa d’Oro di Montreux 

Nato per iniziativa del pioniere della radio-televisione svizzera Marcel Bezençon, lo stesso che ha ideato l’Eurovision Song Contest, la Rose d’Or di Montreux è uno dei concorsi più ambiti per gli operatori internazionali del settore televisivo. Dalla sua prima edizione del 1961 costituisce un’occasione di scambio e confronto sulle nuove tendenze dei programmi Tv di intrattenimento. Uno dei pochissimi successi della Tv italiana in questo concorso è stato, nel 1983, Al Paradise, programma di Antonello Falqui, scritto con Michele Guardì e condotto da Oreste Lionello insieme – nella prima edizione – a Milva, Heather Parisi, Lara Orfei e al gruppo comico La Zavorra. Un grande varietà un po’ surreale che riprende l’ambientazione circense e rimedia il cabaret tradizionale, il recital, la danza e il teatro comico.

Telegatto 

“Sorrisi is magic, Sorrisi forever” è la sigla cantata da Luca Jurman che, dal 1990, apre la trasmissione Tv del Gran Premio Internazionale dello Spettacolo, meglio noto come Telegatto. Il premio più noto al grande pubblico televisivo italiano – molto più del Premio Regia Televisiva, ideato nel 1961 da Daniele Piombi e trasmesso dalla Rai –, è promosso dalla rivista Tv Sorrisi e Canzoni dal 1971 e consegna iconiche statuette a forma di gatto a personaggi del mondo dello show business. Dal 1984 “La notte dei Telegatti” su Canale5 diventa un vero e proprio evento televisivo con ospiti nazionali e internazionali. Nell’edizione 2001 Il Grande Fratello vince come miglior prodotto nella categoria “scienza, informazione e cultura”. Alessandro Cecchi Paone, conduttore de La Macchina del Tempo, contesta rumorosamente la scelta di far competere nella stessa categoria i neonati reality show (all’epoca considerati esperimenti sociali) e programmi divulgativi come quelli di Cecchi Paone o Piero Angela – Super Quark.

Premio Flaiano

Il Premio Flaiano, istituito nel 1973 a Pescara, città natale del grande intellettuale, nasce per celebrare il talento nella sceneggiatura cinematografica, nel teatro, nella letteratura, e dal 1980 comprende anche la televisione, la radio e il giornalismo. Nel 2023 il premio come miglior sceneggiatura di una serie tv è stato assegnato ai creatori di Mare Fuori, Cristiana Farina e Maurizio Careddu.

Emmy Awards

Raramente i premi della televisione americana – quindi i premi televisivi per eccellenza – hanno visto trionfare programmi o personalità italiane tra le loro categorie internazionali. È accaduto solo di recente, nella settantacinquesima edizione del 2023, con il premio ai direttori di casting italiani Francesco Vedovati e Barbara Giordani, in nomination per il lavoro sulla serie The White Lotus.

 

 

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