Piacere/dolore/potere. Feticismi e ritualità BDSM dall’antichità a oggi

Convegno
organizzato dall’Unità di ricerca sul BDSM del CIRQUE
Università degli Studi dell’Aquila
L’Aquila, 25-26 settembre 2024

CONVEGNI

Gabriele LandriniWritten by:

L’esperienza emotiva delle dinamiche BDSM è inquadrata in una struttura rituale che trova la sua espressione privilegiata nel feticismo. Il feticcio, inteso qui come proiezione di valori affettivi ed erotici su un particolare, perlopiù inanimato, è agente e creatore di un codice di ritualità che nel corso della storia ha assunto valore estetico, artistico, psicologico, sociale e politico. Il BDSM contiene difatti una sua narrativa propria, che per affermarsi richiede paraphernalia: oggetti, costumi e materiali che, integrati nella ritualità del gioco, divengono feticci – un’esplorazione dell’alterità che ha tanto un valore erotico quanto una capacità euristica e di creazione del mondo, delle sue norme, dei suoi margini.

Il convegno, promosso dall’Unità di ricerca sul BDSM, intende indagare la sintassi e le modalità espressive dei feticisimi rituali, che hanno conosciuto forme e modalità diverse di espressione in una costruzione spesso condivisa di prassi, teoria e immaginario. Di questa macrocategoria, che sarà indagata nelle sue accezioni storiche, artistiche, letterarie, e politiche, fanno parte: le esperienze emotive e rituali legate agli oggetti feticci; le rappresentazioni che attivano l’erotizzazione di corpi feticizzati e oggettificati (ad esempio tramite il dolore); i feticismi espressi inter-medialmente, ad esempio attraverso meccanismi citazionali, nell’immaginario polimorfico.

L’esperienza incarnata di un corpo che espande la propria potenzialità oltre i limiti materiali è il centro delle dinamiche del BDSM: in questa dimensione, la rappresentazione di una ritualità obliqua (una delle tante possibili traduzioni di queer) si concentra sul corpo e al tempo stesso può ignorarne completamente la dimensione fisica, ricoprendolo di pelle, gomma o pelliccia, sezionandolo in un dettaglio o utilizzandolo come cassa di risonanza del dolore nella dinamica sadomasochista. Un dolore iniziatico che nel BDSM può essere riproposto, re-enacted, in una prospettiva di indagine sul sé e sull’altrə che chiama il corpo a farsi interprete di una storia personale e collettiva. Si tratta di un rito che raramente è autoconclusivo, e che invece spesso rimanda ad altri riti – altre storie, altri tempi, altre persone – ma anche ad altre esperienze soggettive, BDSM e non. Questo ogni volta incorpora quelle tre fasi (separazione, liminalità e aggregazione) che secondo Victor Turner (1969) caratterizzano ogni ritualità umana. In ognuna di queste fasi il feticcio possiede una sua funzione specifica: sottolinea la separazione dalla vita quotidiana, richiede l’interpretazione di nuovi e sovversivi codici di comportamento che, una volta interrotti, riportano i soggetti in una fase di aggregazione e di ricomposizione.

Questo convegno intende sollecitare proposte che approfondiscano le molteplici manifestazioni dei feticismi rituali che fanno uso materiale, simbolico o iconografico dell’immaginario BDSM, esplorandone le sfaccettature storiche, artistiche, letterarie e politiche, prendendo spunto dalle seguenti aree di indagine:

  • Forme di feticismo nelle arti, nella letteratura, nella cinematografia;
  • Mutazioni e metamorfosi storiche del feticismo;
  • Forme e dinamiche della ritualità erotica;
  • Analisi intersezionale di feticci e feticismi, con particolare riferimento al sexotic;
  • Trasposizioni simboliche, artistiche e letterarie del rituale erotico del dolore;
  • Esperienze di messa in scena erotica della memoria individuale e collettiva (re-enactment);
  • Valore euristico, politico e sociale dei feticismi;
  • Ritualità e feticismi nella costruzione di comunità e immaginari.

Non ci sono limiti relativi all’ambito disciplinare o all’arco cronologico preso in esame ed è possibile proporre forme di comunicazione differenti dalla relazione frontale.

Il convegno si terrà presso l’Università dell’Aquila il 25 e 26 settembre 2024. La partecipazione al convegno non ha costi e l’Università dell’Aquila si farà carico dei costi di viaggio e soggiorno dellə relatorə ove necessario.

L’abstract non deve superare le 500 parole e deve includere:

  • titolo
  • modalità di presentazione
  • abstract
  • bibliografia di riferimento
  • breve presentazione dellə relatorə

Le proposte vanno inviate a: unitadiricercabdsm@gmail.com

Deadline per la presentazione degli abstract: 31 marzo.
Accettazione della proposta: 20 aprile.

Comitato scientifico e organizzativo: Anna Chiara Corradino, Massimo Fusillo, Serena Guarracino, Mirko Lino, Virginia Niri, Luca Zenobi

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