Agnès Varda. Le arti, la letteratura

Giornata di studio
a cura di Luca Malavasi, Anna Masecchia​ e Valeria Sperti
 Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Napoli, 21 aprile 2023

ARCHIVIO CONVEGNI

Redazione CUCWritten by:

Fotografa, regista, scrittrice, disegnatrice, spettatrice, pensatrice… più semplicemente: artista. Difficile chiudere in una sola definizione il percorso di Agnès Varda (1928-2019), una figura chiave della cultura contemporanea, una narratrice instancabile che ha saputo utilizzare in modo sempre personale e spesso sorprendente tutte le forme della comunicazione audiovisiva, iniziando alla fine degli anni Quaranta con la fotografia (dopo gli studi storico-artistici) per poi inaugurare, superati i settant’anni, una felice carriera di artista visuale. In mezzo, tanto cinema, di finzione e documentario, dagli anni Cinquanta, quando debutta nel lungometraggio con La Pointe courte (1955), definito da André Bazin “un vero miracolo”, fino all’anno della sua scomparsa, quando presenta al Festival di Berlino Varda par Agnès (2019), un viaggio personale nella propria avventura di cineasta, ideale chiusura di un percorso autobiografico che occupa l’ultima parte della sua carriera.

Il successo “nouvelle vague” di Cléo dalle 5 alle 7 (1961) è solo la prima tappa di un cammino lungo sei decenni, durante i quali Varda ha conosciuto stagioni molto diverse tra loro, segnate da importanti cambiamenti tecnologici, culturali e linguistici, sempre intuendo il modo più fecondo per attraversarle e per continuare e, insieme, rinnovare il proprio percorso artistico, rendendolo così anche un luogo esemplare per comprendere più ampi processi di trasformazione della cultura visuale contemporanea. E, soprattutto, senza mai smarrire quella stupefazione per la vita, la realtà, i luoghi e le persone che segna in modo costante la sua produzione.

Le due giornate di studi prendono idealmente le mosse dal volume Pianeta Varda (a cura di Luca Malavasi e Anna Masecchia, ETS, 2022), primo tentativo di fare il punto – senza alcuna pretesa di “ingabbiare” Varda in una serie di definizioni – sull’opera proteiforme di un’artista ancora poco studiata nel nostro Paese. Obiettivo di questo appuntamento convegnistico è quello di approfondire l’opera di Varda nella sua totalità e complessità, orientando la riflessione ora verso un’analisi della sua produzione cinematografica, considerata in sé e nel suo rapporto con i grandi snodi estetici, tecnologici e culturali novecenteschi, con cui ha dialogato spesso in modo cruciale (nella giornata genovese), ora, nella giornata napoletana, orientando la riflessione più verso la produzione visuale (artistica e fotografica, in primo luogo) ma anche letteraria (si pensi, per esempio, al ruolo centrale che la parola assume all’interno della sua opera) e televisiva (per esempio, il progetto Agnès de ci de Varda). Una distinzione, quella suggerita dalle due giornate, soprattutto di prospettiva e “slancio”, nella consapevolezza che la qualità dell’opera di Varda risiede anzitutto nella sua compattezza e ricchezza di dialoghi e intrecci – spesso sorprendenti – tra forme, generi, media diversi.

Comitato scientifico

Delphine Bénézet (Queen Mary, University of London), Marco Bertozzi (Università IUAV di Venezia), Elisa Bricco (Università di Genova), Laura Busetta (Università degli Studi di Messina), Daniele Dottorini (Università della Calabria), Sandra Lischi(Università di Pisa), Luca Malavasi (Università di Genova), Anna Masecchia (Università di Napoli Federico II), Rosamaria Salvatore (Università di Padova), Chiara Tognolotti (Università di Pisa), Federica Villa (Università di Pavia), Emma Wilson (University of Cambridge).

Organizzazione

Scuola di Scienze Umanistiche (Università di Genova), DIRAAS-Dipartimento di italianistica, romanistica, antichistica, arti e spettacolo (Università di Genova), Dipartimento di Studi Umanistici (Università di Napoli “Federico II”).

Programma

Comments are closed.