Fotografia, identità, alterità

RSF. Rivista di studi di fotografia
n.12/2021 – a cura di Nicoletta Leonardi e Monica Maffioli
Scadenza: 15 gennaio 2021

ARCHIVIO CFE

Redazione CUC2Written by:

Fin dalle origini, il rapporto fra fotografia, identità e alterità si presenta come strettamente legato alla doppia funzione del mezzo fotografico di agente di sorveglianza e di strumento di democratizzazione e liberazione. Le fotografie del sé e dell’altro da sé hanno operato e operano come mezzi di controllo sociale, veicolo di ideologie eurocentriche e patriarcali, di egemonie razziali e di omologazione dei comportamenti. Al tempo stesso, sia nell’Occidente industrializzato che nelle società non occidentali e nei contesti coloniali e postcoloniali, parallelamente a un uso autoritario delle immagini, è esistita ed esiste una grande varietà di pratiche nelle quali le fotografie sono protagoniste di processi di cambiamento sociale, di affermazione dell’identità, di cittadinanza attiva. Negli ultimi anni, il tema dell’alterità in fotografia è oggetto di una rilettura critica nella prospettiva della decolonizzazione che passa anche attraverso l’autopromozione, l’empowerment. Due modi differenti, ma non sempre disgiunti e discordanti, di rappresentare identità e alterità ricorrono nella storia della fotografia intrecciandosi a diversi rami del sapere: l’individuo e il tipo. Da una parte, vi è l’esigenza di rappresentare l’individuo nelle sue singolarità, immisurabilità e irripetibilità, manifestatasi già nell’Ottocento nell’ambito, fra l’altro, della nascente psichiatria. Dall’altra vi è il modello matematico-statistico della ricerca di costanti transindividuali, modello finalizzato al controllo sociale attraverso la tipizzazione e operante a partire dal paradigma scientifico del positivismo in biologia, antropologia criminale e nella stessa psichiatria, fino al riconoscimento facciale, tecnica di intelligenza artificiale che utilizza la biometria per identificare le persone o verificarne l’identità. Verranno privilegiate proposte di prospettiva interdisciplinare e intermediale che guardino alle fotografie non soltanto come prodotti autoriali, ma anche come oggetti materiali legati a tecnologie, industrie, commerci, gusti, attitudini di massa, tabù.

La proposta da inviare dovrà essere composta da:
– un abstract (max. 2.000-3.000 caratteri oltre a una bibliografia di riferimento);
– un CV sintetico dell’autore/autrice contenente anche un elenco delle pubblicazioni scientifiche.
Le scadenze:
1) invio degli abstract: 15 gennaio 2021
2) comunicazione dell’accettazione delle proposte: 25 gennaio 2021
3) invito a presentare il paper al Seminario “Fotografia, identità, alterità” che si terrà il 19 marzo
2021.
4) invio definitivo dei saggi: 7 giugno 2021

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