l libro intende proporre una riflessione sul tema delle pratiche videoamatoriali non da un punto di vista manualistico, ma cercando di rispondere agli interrogativi di natura teorica che tali pratiche quotidiane sollevano. Come possiamo osservare scientificamente oggetti così evanescenti? In che modo può essere indagato ciò che lascia labili tracce perché fondato su un “fare” spesso non regolato da protocolli?