Gruppi di lavoro

La Consulta Universitaria del Cinema costituito internamente alcuni gruppi di lavoro volti ad aggregare le socie e i soci attorno ad alcuni ambiti di ricerca per elaborare in forma partecipativa e collettiva proposte e progetti di interesse per la comunità scientifica e che possano porre l’associazione in dialogo con il mondo delle istituzioni e degli enti culturali. Parallelamente ai gruppi tematici sono istituiti anche alcuni gruppi di intervento operativo su fronti strategici. Tutte le socie e tutti i soci possono unirsi a un massimo di tre gruppi cliccando sulla dicitura “Join group” accanto al gruppo corrispondente in questa sezione, contenente la descrizione dei gruppi, l’indicazione dei coordinatori e uno strumento di messaggistica interna.

  • Public Group
  • Ambito operativo
  • Descrizione del gruppo

    Questo gruppo di lavoro ha come obbiettivo il monitoraggio dello stato attuale e dell’evoluzione della nostra disciplina a livello nazionale, anche in rapporto al panorama internazionale. Si tratta di un gruppo di lavoro che interseca esplicitamente l’attività di altri gruppi (quali, ad esempio, quelli sul dottorato e sui bandi competitivi) ma che può risultare strumentale anche per il lavoro e lo sviluppo delle linee d’indirizzo dei gruppi tematici. Pertanto, riteniamo che esso debba porsi in costante dialogo sia con gli altri gruppi sia con la Giunta CUC.

    Il lavoro principale consisterà nell’operare una mappatura sul piano nazionale di insegnamenti, posizioni degli studiosi afferenti al SSD, dottorati, assegni di ricerca e progetti finanziati inserendosi nel solco del lavoro di censimento effettuato negli anni passati. In particolare, tra i primi passi del gruppo riteniamo debba esserci una ricognizione dei possibili strumenti e approcci per tale mappatura e una loro valutazione anche sulla scorta dell’esperienza dei due colleghi. Sulla base delle esigenze di dati che emergeranno dal dialogo con gli altri gruppi di lavoro è necessario, infatti, addivenire a strumenti e modalità di mappatura agili che consentano una raccolta dati capillare periodica, tale da consentire un’analisi dello sviluppo della disciplina anche in una prospettiva temporale. Oltre all’attività di ricerca e didattica riteniamo, inoltre, che potrebbe essere utile mappare le attività di terza missione, cui negli ultimi anni è stata conferita una crescente importanza negli atenei.

    Per quanto riguarda l’attività di monitoraggio sul piano internazionale, si tratta invece di un’operazione più complessa che richiederà a monte una restrizione ragionata del campo d’azione e la conseguente individuazione degli strumenti più adatti. Se alcune tipologie di dati come, ad esempio, i progetti finanziati sono di più facile reperimento, più ardua si rivela una mappatura degli insegnamenti o delle posizioni. Una possibile strada potrebbe essere quella di cercare un dialogo al riguardo con associazioni internazionali omologhe alla CUC, quali, ad esempio, SCMS, BAFTSS e così via, che già in parte raccolgono alcuni di questi dati in relazione ai propri membri. Si tratta in ogni caso di una questione che dovrà essere oggetto di un brain storming nel corso dei primi incontri del gruppo.

    Coordinamento: Cristina Formenti, Mariangela Palmieri
  • Public Group
  • Ambito tematico
  • Descrizione del gruppo

    La fotografia è una materia che riscuote molto interesse da parte degli studenti universitari e che trova applicazione (al di fuori del mestiere di fotografo) in una grande varietà di segmenti professionali. Il settore L-ART/06 è l’unico a comprendere istituzionalmente nella sua denominazione la parola Fotografia, e infatti da tempo questa materia è insegnata sia nei Corsi di Studio DAMS che in quelli di Comunicazione; non sono però rari i casi in cui all’interno dei CdS non sono previsti insegnamenti specifici sulla fotografia, che trovano invece ampio spazio in particolare nelle programmazioni del settore disciplinare L-ART/03 - Storia dell’arte contemporanea. Sul piano internazionale, a partire dalla svolta visuale degli anni Ottanta, gli studi sulla fotografia hanno intrapreso nuove strade, in particolare – ma non solo – nel mondo anglosassone. Oggi il panorama degli studi è ampio e articolato e gli approcci metodologici sono diversi; alcuni di essi sono di sicuro interesse per il Settore L-ART/06. Sarebbe quindi opportuna una declinazione degli studi sulla fotografia che rifletta le esigenze del nostro SSD.

    Per quanto riguarda le azioni che il Tavolo CUC potrebbe intraprendere:

    RICERCA
    • • la fotografia come naturale area di ricerca interdisciplinare;
    • • il digitale come terreno di incontro tra immagini e narrazioni differenti;
    • • gli Studi Visuali come occasione di dialogo tra cinema, fotografia e altre forme di visualità;
    • • fotografia e media, un campo di studi in gran parte inesplorato.
    INSEGNAMENTO
    • • istituire Insegnamenti fotografici coordinati nelle Lauree Triennali e nelle Lauree Magistrali;
    • • rafforzare la presenza della denominazione “fotografia” nei corsi.
    EDITORIA
    • • promuovere una manualistica fotografica specifica del settore L-ART/06;
    • • creare canali specifici con editori specializzati;
    • • incentivare gli studi monografici su temi e autori (attualmente scarsi).
    INIZIATIVE CUC
    • • creare occasioni per accreditare la fotografia nel Settore L-ART/06: perché studiare la fotografia?
    • • incoraggiare la conoscenza delle diverse metodologie di ricerca fotografica attinenti al nostro Settore;
    • • stimolare la collaborazione con altri Settori disciplinari;
    • • proporre progetti PRIN di settore specifici sulla fotografia.
    TERZA MISSIONE SINGOLI ATENEI E CUC
    • • promuovere eventi culturali e accademici sulla fotografia in collaborazione con enti locali;
    • • avviare progetti di recupero, catalogazione e valorizzazione di archivi e fondi fotografici del territorio;
    • • progettare mostre fotografiche e iniziative nei musei;
    • • promuovere una editoria divulgativa;
    • • proporre progetti su tecnologie e web in ambito fotografico.

    Coordinamento: Gabriele D’Autilia
  • Public Group
  • Ambito tematico
  • Descrizione del gruppo

    Il gruppo di lavoro su nuovi media, videogame, realtà virtuale vuole offrire un luogo di discussione e un laboratorio in cui mettere a punto proposte da rivolgere a collegh* e istituzioni in merito allo stato degli studi e alle prospettive future per la ricerca nell’ambito dei nuovi media. In particolare, alla data della formazione del gruppo, si rilevano le seguenti condizioni:
    • • notevole aumento delle ricerche su questi temi a ogni livello (tesi dottorali, bandi competitivi italiani/europei, pubblicazioni e ricerche indipendenti);
    • • significativa penetrazione di questi temi nei curricula dei DAMS e dei corsi di studio caratterizzati da una forte presenza di L-ART/06 (es. Scienze della comunicazione);
    • • evidente salienza, anche nei discorsi pubblici, di alcuni temi legati al digitale (AIs, nuovi assetti dei social media, ecc.);
    • • un panorama mediale che si presta ad analisi derivanti dalle competenze e dagli strumenti propri del nostro settore.
    A partire da queste considerazioni, si propongono, in via non esclusiva, alcune possibili azioni che il gruppo può intraprendere o facilitare:
    • • facilitare i contatti e gli scambi tra studios* di oggetti e fenomeni legati ai media digitali;
    • • dare visibilità a iniziative (CFP, pubblicazioni, ecc.) legate ai media digitali in Italia e all’estero di potenziale interesse del gruppo;
    • • avviare discussioni su proposte di fasciazione di riviste autorevoli nell’ambito dei media digitali (come accaduto con GAME, Media, Culture and Society, ecc.);
    • • coadiuvare studios* “early career” che svolgono ricerche intorno a questi temi nella ricerca di finanziamenti o posizioni;
    • • incoraggiare e facilitare i contatti con collegh* afferenti ad altri SSD (es. SPS/08) che lavorano su temi affini;
    • • favorire discussioni intorno a temi considerati rilevanti nell’ambito dello studio e della critica dei media digitali.
    Per perseguire gli scopi del gruppo si propongono dunque alcuni strumenti che promuovano o rendano più agevole la discussione tra i membri:
    • • istituzione di una mailing list;
    • • istituzione di un canale Discord.
    • • organizzazione di riunioni “parallele” durante le riunioni CUC e in altre occasioni significative;
    • • in prospettiva, organizzazione di eventi, convegni, giornate di studio su temi trasversali legati ai media digitali, affrontati da una prospettiva L-ART/06.

    Coordinamento: Riccardo Fassone, Simone Natale
  • Public Group
  • Ambito operativo
  • Descrizione del gruppo

    Il gruppo raccoglie, sollecita, elabora idee per una comunicazione esterna efficace e inclusiva delle iniziative scientifiche e culturali organizzate dalle socie e dai soci presso le sedi di afferenza. Il gruppo propone all’area comunicazione della Consulta possibili azioni e iniziative per la valorizzazione degli esiti delle attività di ricerca e terza missione sui canali digitali dell’associazione.

    Coordinamento: Adriano D’Aloia, Sara Martin
  • Public Group
  • Ambito operativo
  • Descrizione del gruppo

    Come noto, la diffusione sempre più capillare delle tecnologie digitali a costi contenuti e su standard qualitativi alti ha permesso alle università di attivare strutture laboratoriali che hanno consentito da un lato di sperimentare nuovi percorsi formativi in rapporto alla produzione, dall’altro di considerare prospettive di ricerca in campi precedentemente poco accessibili. Il tutto con implicazioni nelle azioni di terza missione sia come servizio verso terzi, sia come disseminazione nel territorio.

    Contemporaneamente, il decentramento produttivo, lo sviluppo delle produzioni indipendenti e a basso budget, la nascita e la diffusione delle film commission hanno favorito il rafforzamento degli scambi con professionisti del settore e la costruzione di reti che oramai coinvolgono la maggior parte degli atenei in cui sono impartiti insegnamenti del nostro SSD.

    In particolare, l’istituzione delle film commission ha modificato strutturalmente il tessuto della produzione cinematografica e televisiva in Italia; le agenzie regionali del cinema, pur con differenti statuti, assetti e mission, offrono possibilità di partnership con la CUC e i suoi rappresentanti locali non solo in ambito produttivo ma anche nelle azioni di promozione della cultura cinematografica, valorizzazione del patrimonio audiovisivo regionale e audience development. L’attivazione dei laboratori ha condotto a superare il tradizionale rapporto col cinema in ambito universitario, caratterizzato essenzialmente da un approccio storico-teorico, per arrivare all’apprendimento della creazione cinematografica e più in generale audiovisiva e multimediale offrendo strumenti per essere consapevoli, anche operativamente, dei processi di elaborazione del cinema come prodotto.

    L’obiettivo di questo gruppo di lavoro è prima di tutto creare reti, favorire scambi, permettere che i poli con maggiore esperienza contribuiscano alla crescita di quelli più giovani sia in ambito produttivo sia negli scambi con soggetti esterni. Ma anche favorire la conoscenza e valorizzare il lavoro che facciamo all’interno della nostra comunità e all’esterno con la circuitazione delle migliori produzioni in canali istituzionali, come i grandi festival e la programmazione televisiva, e in iniziative specifiche da programmare ad hoc. A margine, va detto anche che bisognerà ragionare sulla valutazione accademica, in determinati casi, delle produzioni da considerare veri e propri prodotti della ricerca, per quanto atipici rispetto a quelli tradizionali.

    Alcuni degli ambiti di intervento individuati potranno essere sviluppati con maggiore semplicità in tempi brevi, altri potranno essere occasione di stimolo da sviluppare, vista la loro complessità, anche con progetti di ricerca specifici e quindi con tempistiche relativamente lunghe. In sintesi ipotesi di lavoro:

    RICERCA
    • • Critica / Analisi
    •  • Soggetti
    • • Metodologie
    • • Tipologia produzioni
    • • Censimento rapporti delle sedi con le Film Commission
    • • Censimento produzioni
    • • Censimento laboratori
    PROMOZIONE
    • • Canale dedicato YouTube
    • • Sezione dedicata in sito CUC
    • • Festival di settore (Roma Tre, Parma…)
    • • Rassegne itineranti
    • • Sezioni specifiche in festival
    • • Attività di terza missione in collaborazione con le Film Commission
    AZIONI DI STIMOLO/INCENTIVI
    • • Patrocinio CUC
    • • Premio CUC
    FORMAZIONE
    • • Incontri con professionisti
    • • Corsi / seminari / summer school
    • • Convenzioni con Film Commission per tirocini e stage
    RELAZIONI/RAPPORTI
    • • Coordinamento e scambi fra i diversi centri/laboratori universitari
    • • Protocollo con Film commission (nazionale/locale)
    • • Protocolli con istituzioni e scuole cinema
    • • Progetti con aziende/professionisti

    Coordinamento: Luca Bandirali, Antioco Floris
  • Public Group
  • Ambito tematico
  • Descrizione del gruppo

    Se da un lato lo sguardo storico al cinema italiano e internazionale rappresenta un elemento storicamente identitario per la CUC, finendo per coinvolgere molti colleghi/e studiosi/e, la ricerca sulla televisione ha avuto una genesi differente: la televisione ha generato un interesse di ricerca senza dubbio più recente (a partire dagli anni Ottanta eNovanta, e poi con più decisione e varietà di approcci negli anni Duemila), anche se costantemente crescente. Questa premessa è necessaria per impostare un gruppo di lavoro che possa dedicarsi agli studi sulla televisione.

    Il tavolo tematico dedicato alla televisione ha come proprie finalità:
    • • consolidare i rapporti fra coloro che già si occupano di televisione e Television studies in primis all’interno della CUC, anche con la finalità di progettare azioni comuni (come per esempio progetti di ricerca);
    • • trovare terreni di confronto più ampi: diventare un centro di aggregazione per chi si occupa di televisione e Media studies dentro e fuori la CUC, sviluppando iniziative e azioni condivise con studiosi/e portatori di approcci variegati, nonché altri gruppi tematici (per esempio i gruppi di economia dei media o di audience studies).
    Per tradurre concretamente queste suggestioni con alcune proposte immediate il tavolo di lavoro si orienta fattivamente a:
    • • rilanciare un appuntamento convegnistico dedicato ai Media Studies sulla scorta della bella esperienza di ScreenCultures, convegno tenutosi a Roma Sapienza nel 2019, che era stato in grado di coinvolgere trasversalmente“mediologi” di SPS/08, storici contemporanei ecc.;
    • • riprendere in mano l’ipotesi di un gruppo di lavoro formalizzato (o una società scientifica trasversale a CUC e aperta a altri settori) dedicata ai Media Studies, oggetto di una discussione ad hoc alcuni anni fa all’Università di Bologna;
    • • individuare infine una serie di grandi tematiche più o meno battute all’interno della CUC per orientare poi concretamente il lavoro verso temi rilevanti come (elenco non esaustivo, da discutere nel gruppo, anche in termini di priorità degli interessi espressi): la questione degli archivi al cuore della ricerca sulle “storie della tv”, l’analisi della serialità e delle narrazioni seriali in chiave diacronica e sincronica, dell’evoluzione digitale dell’industria audiovisiva e le sue ricadute sull’industria del broadcasting…
    Il richiamo del tavolo alla prospettiva “storica” può essere inteso in senso lato e ideale: è proprio questa prospettiva che ha plasmato negli anni, anche a livello internazionale, lo sguardo proprio dei Television & media studies, uno sguardo sistemico, aperto, attento alle diverse dimensioni dei media e della televisione in particolare.

    Coordinamento: Massimo Scaglioni
  • Public Group
  • Ambito tematico
  • Descrizione del gruppo

    Il dialogo con le scienze sperimentali, e in particolare con le scienze della mente, ha costantemente accompagnato la teoria del cinema e dei media audiovisivi fin dalle sue origini, con una serie di emergenze più visibili e significative (le scienze psichiche otto-novecentesche, la filmologia negli anni Cinquanta e Sessanta, ecc.). Le sue forme più recenti hanno assunto l’aspetto di un dialogo con il cognitivismo nel corso degli anni Novanta, e successivamente con le scienze neurocognitive a impronta fenomenologica dall’inizio degli anni Dieci del XXI secolo.

    Per come viene attualmente impostato, questo dialogo pone varie sfide e altrettante opportunità alla teoria dell’audiovisivo. Anzitutto, la sua ragion d’essere è stata ed è una modellizzazione dell’esperienza dello spettatore che tenga conto di aspetti semiotici, estetici, psicologici e neurali e dei loro intrecci; ne deriva evidentemente una ricchezza inedita dei modelli emergenti. Tuttavia, è altrettanto evidente l’affiorare di almeno tre tipi di ambiguità. A livello ontologico occorre chiarire il carattere “naturale” o “culturale” dell’esperienza dello spettatore, o meglio in che modo i due caratteri si relazionino in quello specifico setting che è la visione dell’audiovisivo. A livello epistemologico occorre determinare quali siano i procedimenti più corretti e produttivi per mettere in relazione tipi di dati che derivano da procedure di ricerca molto differenti tra loro. Infine, a livello strutturale occorre comprendere in che modo i differenti registri della esperienza (sensoriali, percettivi, motori, cognitivi, emozionali, attentivi, mnestici, etc.) si concatenano tra loro, e se è possibile derivare da tali concatenamenti alcuni modelli complessivi dell’esperienza dello spettatore.

    Il gruppo di lavoro intende:
    • • seguire e partecipare al dibattito internazionale su questi temi;
    • • sviluppare una serie di ricerche specifiche su alcuni aspetti salienti;
    • • approfondire le questioni ontologiche, epistemologiche e strutturali sopra richiamate;
    • • collaborare con studiosi di altri settori disciplinari che sviluppano riflessioni e ricerche analoghe nel campo della filosofia della mente, dell’estetica sperimentale, della semiotica cognitiva, delle scienze letterarie o degli studi visuali avocazione cognitivista ecc.;
    • • attivare o approfondire la collaborazione con centri di ricerca sperimentali nel settore dell’immagine in movimento e del suono;
    • • far progredire la ricerca sulla “archeologia” dei media e della teoria dei media sul fronte degli scambi con le scienze psichiche e della mente all’interno dei diversi contesti storici e culturali;
    • • diffondere all’interno della CUC una cultura condivisa dello scambio e della collaborazione tra scienze umanistiche e scienze “dure”.

    Coordinamento: Ruggero Eugeni
  • Public Group
  • Ambito tematico
  • Descrizione del gruppo


    Il gruppo di lavoro si muoverà principalmente lungo tre direttive operative, ovviamente suscettibili di integrazioni, modifiche e suggerimenti.

    La prima direttiva è di carattere didattico e si può concretizzare nella redazione di un volume-manuale di storia del cinema documentario che vada a colmare il vuoto editoriale del panorama italiano. L’idea del manuale si rende necessaria alla luce di un confronto avvenuto su più fronti in merito all’urgenza di avere uno strumento didattico chiaro e completo che tocchi tutta la storia del documentario attraverso l’analisi di alcune tematiche chiave dal punto di vista storico, critico ed estetico. L’idea sarebbe quindi quella di convogliare le singole competenze e i campi di ricerca dei vari membri del gruppo di lavoro e non solo verso la scrittura di un testo con chiare finalità didattiche da poter adottare all’interno dei nostri corsi di Cinematografia documentaria.

    La seconda direttiva è di carattere promozionale e di diffusione attraverso un piccolo circuito distributivo universitario di opere documentarie particolarmente interessanti dal punto di vista del linguaggio, promuovendo, attraverso una vera e propria politica degli autori un rafforzamento del legame tra la ricerca accademica e la pratica cinematografica, vedendolo come momento integrativo e non preventivamente disgiunto. Si potrebbero quindi promuovere, attraverso la partecipazione attiva, dei singoli membri del gruppo, proiezioni, incontri e dibattiti con gli autori all’interno delle nostre aule universitarie.

    L’ultima direttiva concerne la necessità dell’internazionalizzazione della ricerca, attraverso la creazione di un network di studiosi coeso e compatto che partecipi alla creazione di un’identità della ricerca nazionale sul cinema del reale, in linea con le maggiori esperienze internazionali e che quindi si presenti all’estero con compattezza e coesione, attraverso l’organizzazione di panel collettivi e diffondendo all’interno del gruppo iniziative di promozione della nostra ricerca sul cinema del reale all’estero, ad esempio all’interno delle conferenze annuali di Visible Evidence.

    Ovviamente tutte queste iniziative, suscettibili come sostenuto precedentemente, di integrazioni e modifiche decise collegialmente vedranno il sostegno e il patrocinio della CUC e saranno diffuse presso i canali istituzionali preposti.

    Coordinamento: Ivelise Perniola
  • Public Group
  • Ambito operativo
  • Descrizione del gruppo

    Obiettivi del gruppo di lavoro dedicato a Scuola, Media Literacy e Media Education (Ministero dell’Istruzione):
    • • tutela della specificità delle nostre discipline e valorizzazione dei nostri saperi e delle nostre competenze nell’ambito della media literacy e della media education;
    • • rafforzamento e ampliamento delle iniziative di formazione coordinate e promosse dalle università;
    • • avviamento di un’attività di interlocuzione costante con il Ministero dell’istruzione e del Merito e il Ministero della Cultura;
    • • rafforzamento della presenza dell’università nei processi decisionali e gestionali dei bandi.
    Possibili aree di intervento e azioni:
    • • Elaborazione di una proposta di revisione degli obiettivi specifici di apprendimento e dei titoli di accesso per le classi di concorso e di abilitazione all’insegnamento delle discipline audiovisive negli istituti superiori (in particolare la A007 e la A061, ma anche la B-22 in vista della necessità per gli insegnanti tecnico-pratici di essere in possesso, a partire dal 2024, di un diploma di laurea triennale), al fine di tutelare la specificità delle nostre discipline e le conoscenze e competenze dei nostri laureati;
    • • promozione e organizzazione di momenti di condivisione di riflessioni teorico-metodologiche e di buone pratiche perla media literacy e la media education all’interno della nostra comunità scientifica, come workshop interni, ma anche convegni, eventi ed attività di terza missione, che servano per valorizzare all’esterno il contributo che l’università sta dando in questi anni alla media education nelle scuole di ogni ordine e grado, e che vedano il coinvolgimento dei nostri interlocutori ministeriali, delle stesse istituzioni scolastiche, degli altri attori coinvolti (sindacati, partiti) per mantenere con loro un dialogo costante;
    • • in relazione ai numerosi progetti avviati negli ultimi anni nell’ambito dei Bandi cinema per la scuola e quindi dei progetti CIPS (Cinema e immagini per la scuola), finanziati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero della Cultura, attività di monitoraggio e di riflessione condivisa sulle azioni in corso e concluse, finalizzata a verificare l’efficacia e le criticità delle diverse iniziative;
    • • avvio di un confronto sull’insegnamento della media education in università: quali e quanti corsi stiamo attivando? Con che risultati?
    • • messa a frutto delle competenze e delle reti che si stanno creando anche per proporre attività di media literacy e media education nell’ambito di altri bandi e opportunità di finanziamento – come la call di Europa Creativa “AudienceDevelopment and Film Education”;
    • • avvio di un costante confronto e dialogo anche con quei gruppi di lavoro le cui finalità si intrecciano con le nostre (il gruppo dedicato alle attività di coordinamento e di supporto ai bandi competitivi, quello dedicato al cinema di animazione, ecc…).

    Coordinamento: Chiara Grizzaffi, Augusto Sainati
  • Public Group
  • Ambito operativo
  • Descrizione del gruppo

    Si propone di avviare i lavori del gruppo in tre step:
    1) Definizione di alcuni macro-obiettivi del gruppo di lavoro, identificati sulla base di un’analisi dei bisogni e delle necessità della nostra comunità scientifica e dei membri del gruppo in relazione alla partecipazione a bandi competitivi(con particolare riferimento ai programmi di finanziamento europei e internazionali);
    2) Definizione delle attività operative del gruppo che possano consentire il raggiungimento degli obiettivi individuati;
    3) Implementazione di alcune attività specifiche, anche collegate alla concreta partecipazione di team coordinati da membri del gruppo a uno o più bandi, così da definire e testare un metodo di lavoro.


    Al fine di facilitare la fase iniziale di analisi e discussione, si ipotizzano in via preliminare due macro-obiettivi:

    1) Superare un approccio “emergenziale” ai bandi competitivi (la “corsa alla call”). In un contesto internazionale (e soprattutto nel quadro delle linee di finanziamento europee) un approccio non emergenziale è possibile e anzi necessario. Possibile in quanto i programmi europei hanno uno scadenzario e tempistiche di valutazione precisi, resi noti con congruo anticipo. Necessario (almeno per la maggioranza dei programmi di finanziamento) in quanto anche l’idea più brillante e originale per rispondere a una call va collocata con precisione e competenza nel quadro più ampio di policy in cui tale call si origina. In termini più generali, della nostra idea dobbiamo essere in grado di documentare inc he misura intercetta problematiche e bisogni messi in evidenza da documenti di ricerca esistenti a livello europeo e fornisce soluzioni adeguate ad affrontarli (la questione dell’impatto).

    2) Rinforzare e razionalizzare la collaborazione a livello nazionale per essere più competitivi a livello internazionale. Il gruppo si propone di valorizzare la percezione del progetto finanziato come patrimonio comune della comunità scientifica, in grado di generare ricadute e benefici che vanno anche al di là delle progressioni di carriera per i singoli(per esempio, attività di networking e rapporti con gli stakeholder). Intende quindi di facilitare una più ampia presa incarico da parte della comunità della progettualità su bandi competitivi internazionali, nonché una maggiore condivisione di buone pratiche.

    Infine, si sottolinea che per la natura del suo ambito di intervento il gruppo di lavoro attiverà sinergie e si coordinerà sia con i gruppi attivati su singole prospettive e metodologie di ricerca, sia con altri gruppi di carattere più operativo (per esempio, sui temi del public engagement, dei dottorati di ricerca e dell’internazionalizzazione).

    Coordinamento: Valentina Re

Comments are closed.