Made in USA. L’opera dei Sonic Youth tra indie e pop, video e cinema

di Maria Teresa Soldani
Mimesis, Milano-Udine 2024

MONOGRAFIE

Caterina MartinoWritten by:

Il libro analizza il ruolo paradigmatico della band noise/art rock Sonic Youth all’interno della cultura visuale e mediale, soprattutto degli anni ’80 e ’90. La produzione audiovisiva del quartetto travalica i contenuti musicali raccordandosi alla Pop Art, all’Appropriation Art, all’arte concettuale e al cinema underground attraverso gli esiti di una serie di collaborazioni emblematiche, soprattutto nella forma del videoclip e del film. Emersi dalla scena artistica di downtown New York di inizio anni ’80, con l’influenza del punk e della no wave, i Sonic Youth creano un sistema di relazioni che traspone e articola al proprio interno il concetto di “scena culturale”, diventando motori del paradigma di una “indie culture” che dagli Stati Uniti ha influenzato il resto del mondo. In questo network Do-It-Yourself – trans-locale ed espanso – di musicisti, artisti e film-maker, la band ha attivato strategie artistiche e comunicative più ampie incentrate sul corpo (bodycorpseyouth) visto come epicentro della cultura americana, che mirano a rimettere in discussione le convenzioni di genere (come music genregenderfilm genre).

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