La sala cinematografica “all’italiana”. Storie e culture di uno spazio architettonico, tecnologico e sociale

Schermi. Storie e culture del cinema e dei media in Italia
n. 14/2024 – a cura di Paola Dalla Torre, Giovanna D’Amia, Mariagrazia Fanchi e Elena Mosconi
Scadenza: 1 marzo 2024

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Gabriele LandriniWritten by:

Negli ultimi anni processi evolutivi e avvenimenti esogeni – di cui la pandemia è stata quello più eclatante – hanno determinato una sensibile trasformazione della sala cinematografica in Italia. Appare pertanto necessario ritornare a riflettere sulla storia e l’identità di questo spazio che, per lunghi decenni, ha avuto un’ampia diffusionel territorio e ha rappresentato per generazioni di spettatori la forma di accesso privilegiata all’esperienza cinematografica. Da una parte perché non può essere persa la memoria di ambienti che hanno segnato in modo significativo il paesaggio urbano e oggi si trovano spesso in uno stato di degrado e abbandono. Dall’altra parte perché solo attraverso la consapevolezza di ciò che ha rappresentato il patrimonio delle sale cinematografiche italiane – in termini architettonici, tecnologici, ma anche culturali e sociali – è possibile operare delle politiche di valorizzazione di questi spazi.

Lo studio sulle sale cinematografiche in ambito nazionale ha prodotto negli ultimi anni un numero crescente di ricerche; tuttavia l’obiettivo di restituire la complessità e la stratificazione delle dinamiche che attraversano la vita dell’esercizio cinematografico nel suo complesso appare ancora distante.

Inoltre, l’indagine su un ambiente così complesso (e che assolve a una pluralità di funzioni) deve essere affrontata in una prospettiva interdisciplinare, intrecciando competenze differenti. Superare la tradizionale separatezza, per esempio, tra gli studi di carattere architettonico e quelli relativi al consumo cinematografico può dar luogo a letture più perspicue e capaci di intercettare fattori interrelati e aspetti precedentemente ignorati. Allo stesso modo l’indagine sugli apparati tecnici e tecnologici si rende sempre più indispensabile per cogliere le relazioni tra i diversi spazi e ambienti dei cinematografi, le loro destinazioni d’uso, i significati culturali e sociali che questi presentano e le dinamiche che interessano la vita dei locali stessi. Ulteriori fattori di interesse riguardano la topografia delle sale, la loro diffusione spaziale in rapporto agli aspetti urbanistici, nelle diverse tipologie di agglomerati urbani (e non), anche in una prospettiva evolutiva. La sala cinematografica merita anche di essere indagata negli aspetti relativi alla comunicazione e alla promozione: l’immagine stessa della sala riveste un significato cruciale, finora del tutto trascurato, per le audiences e i loro comportamenti di consumo.

Anche i numerosi studi che sono stati prodotti a livello internazionale, e che hanno messo in campo nuove fonti, metodologie, oggetti e prospettive di ricerca, rappresentano strumenti ideali per affrontare in chiave comparativa la situazione nazionale, e per tornare a far luce, nel segno della complessità, sulla sala cinematografica italiana.

A questo proposito, il n. 14/2024 della rivista Schermi vorrebbe accogliere una serie di casi e contesti di studio o riflessioni metodologico-teoriche che riguardino uno o più aspetti relativi alla sala cinematografica italiana, anche (ma non solo) a partire dai temi sotto indicati:

– Architettura e architetti della sala
– Tecnologia della sala: schermi, impianti di proiezione e impianti sonori
– Decori, design, arredamenti e allestimenti
– Urbanistica e sala cinematografica
– Sala cinematografica e sviluppo urbano
– Sala cinematografica e trasformazione delle periferie
– Cinema e storia del trasporto pubblico
– La legislazione (edilizia e sicurezza)
– La “sala storica”
– Restauro e ristrutturazione della sala cinematografica (aspetti legislativi, tecnici e culturali)
– Comunicazione e promozione della sala cinematografica
– La vita della sala cinematografica: anteprime, eventi, furti, scandali, incidenti, attentati …
– Sale e associazionismo
– Sale e associazioni di categoria
– Politiche pubbliche e sala cinematografica
– Istituzioni e sale cinematografiche

Questo numero speciale di Schermi. Storie e culture del cinema e dei media in Italia fa parte del progetto “CinEx. Spazi, pratiche e politiche dell’esercizio cinematografico italiano”, finanziato dal Ministero dell’Università italiano (PRIN 2020) e dedicato alla costruzione di un archivio digitale aperto e relazionale delle sale cinematografiche italiane. Dello stesso progetto fa parte anche il numero speciale del 2024 di Comunicazioni Sociali: Journal of Media, Performing Arts e Cultural Studies, intitolato “(Italian) Cinemas and Moviegoing. Places, businesses, people”, costruito in sinergia (e con analoghe tempistiche) con la presente call.

Le proposte (max 300 parole, in italiano o in inglese, corredate da una bibliografia essenziale) dovranno essere inviate entro il 01/03/2024 ai seguenti indirizzi di posta elettronica:  p.dallatorre1@lumsa.it, giovanna.damia@polimi.it, mariagrazia.fanchi@unicatt.it e  elena.mosconi@unipv.it.

L’esito della selezione sarà comunicato entro il 15/03/2024 e i saggi completi – compresi tra le 30.000 e le 35.000 battute (spazi e note incluse, bibliografia esclusa), accompagnati da un abstract di 100 parole (in inglese) e da 5 parole chiave (sempre in inglese) – dovranno essere inviati entro il 31/07/2024 e saranno sottoposti a una doppia revisione.


Movie Theatre “Italian Style”. Cultural Histories of an Architectonic, Technological, and Social Space

In recent years, evolutionary processes, and exogenous events, including the pandemic, have led to a significant transformation of movie theatres in Italy. It therefore seems necessary to revisit the history and identity of this space, which has been widely disseminated throughout the territory for many decades and has represented for generations of spectators a form of privileged access to the cinema experience. On the one hand, the memory of spaces that have significantly marked the urban landscape and are often in a state of degradation and neglect should not be lost. On the other hand, only by being aware of what the heritage of Italian cinemas has represented, including the architectural, technological, cultural, and social aspects, is it possible to implement policies to enhance these spaces.

The study of movie theatres in the national context has produced in recent years a growing number of research; however, the objective of restoring the complexity and stratification of the dynamics that go through the life of this space does not yet appear to have been achieved.

Moreover, the investigation of such a complex entertainment environment (which fulfils a plurality of functions) must be approached through an interdisciplinary perspective, intertwining different skills. For example, overcoming the traditional separation between studies of architecture and those related to film consumption can give rise to more perspicuous readings and can intercept interrelated factors and aspects previously ignored. In the same way, the investigation of technical and technological equipment is becoming increasingly necessary to grasp the relationships between the different spaces and environments of movie theatres, their intended use, the cultural and social significance that these spaces present and the dynamics that affect the life of the premises themselves.

Further factors of interest concern the topography of movie theatres, their spatial distribution in relation to the urban context, and in the different types of urban (as well as not-urban) agglomerations, also in an evolutionary perspective. Movie theatres also deserve to be investigated as concerns their communication and promotion: the image of the cinema itself has a crucial significance, until now completely neglected, for audiences and consumer behavior.

In this regard, No. 14/2024 of the journal “Schermi” would like to host a series of cases and contexts of study or methodological-theoretical reflections that concern one or more aspects related to Italian movie theatres, also (but not only) starting from the themes indicated below:

– Movie theatre architecture and architects
– Technology: screens, projection equipment and sound systems
– Decorations, designs, furnishings and fittings
– Town planning and cinema
– Cinemas and urban development
– Cinemas and the transformation of the suburbs
– Cinemas and the history of public transport
– Legislation (regarding construction and safety)
– The “historical movie theatres”
– Restoration and renovation of cinemas (legislative, technical and cultural aspects)
– Cinemas: communication and promotion
– The life of cinemas: previews, events, robberies, scandals, accidents, attacks …
– Cinemas and associations
– Movie theatres and trade associations
– Public policy and cinema
– Institutions and cinemas

This issue of “Schermi. Storie e culture del cinema e dei media in Italia” is part of the project CinEx. Spaces, practices, and politics of Italian cinema exhibition, funded by the Italian Ministry of University (PRIN 2020) and devoted to the construction of an open and relational database of Italian movie theatres. Part of the same project is the 2024 special issue of “Comunicazioni Sociali: Journal of Media, Performing Arts e Cultural Studies” dedicated to “(Italian) Cinemas and Moviegoing. Places, businesses, people”: the two calls for papers are built in collaboration and have the same deadlines and release schedules.

Proposals (of max. 300 words, in Italian or English, accompanied by a limited bibliography) must be sent by 1/03/2024 to the following email addresses:  p.dallatorre1@lumsa.it, giovanna.damia@polimi.it, e mariagrazia.fanchi@unicatt.it elena.mosconi@unipv.it.

Results of the selection will be communicated by 15/03/2024, and completed articles – between 30,000 and 35,000 characters (spaces and notes included, bibliography excluded) – along with an abstract of 100 words (in English) and five keywords (in English) must be submitted by 31/07/2024. They will then undergo a double peer review.

Call for Papers

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