Da 90 anni a questa parte, ovvero dalla prima Esposizione Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia del 1932, i festival del cinema hanno plasmato la storia culturale del nostro paese intercettando e dando forma alle contraddizioni dei contesti sociali nei quali sono nati e cresciuti: dalla prosopopea fascista al rilancio post-bellico, dai conflitti sopiti della Guerra Fredda agli anni violenti della contestazione studentesca e operaia, dal riflusso post-ideologico e post-moderno alla svolta digitale, dalle Torri Gemelle alla pandemia. La ragione è presto detta: in virtù della capacità di concentrare persone e film in uno spazio ridotto e in un tempo conciso, i festival sono, da sempre, acceleratori di storie, incontri, visioni, scoperte, fughe, nascondimenti. Sono dispositivi fragili e resistenti al tempo stesso: fragili perché sono poche ed effimere le tracce che lasciano nelle memorie collettive e nelle fonti archivistiche; resistenti perché nel loro perdurare di edizione in edizione contribuiscono a definire le abitudini dello sguardo, le dinamiche del gusto, i valori sociali e i paradigmi storiografici.
Da questa convinzione nasce Carta Bianca. Storie orali e visuali dei festival cinematografici, un progetto che intende valorizzare le storie, le memorie e le risorse di un patrimonio immateriale di grande ricchezza. Grazie allo sforzo congiunto di un’equipe di lavoro che coinvolge le università Ca’ Foscari, IUAV e VIU, a cui si aggiungono il Circuito Cinema | Comune di Venezia, l’AFIC – Associazione dei Festival Italiani di Cinema e la Consulta Universitaria Cinema, tra l’autunno e l’inverno prossimi si terranno sei appuntamenti dedicati ad alcuni dei più importanti festival in lingua italiana, da Venezia al Cinema Ritrovato di Bologna, da Torino a Locarno, dal Fareast Film Festival di Udine al Filmmaker Fest di Milano, per poi rilanciare, il prossimo anno, una seconda serie che allarga il campo anche ai festival europei.
Ogni appuntamento si fonda sull’idea della carta bianca: ovvero l’attribuzione a un direttore o a un curatore di grande levatura la piena libertà di programmare una serata pubblica con l’obiettivo di ricostruire la storia e il profilo culturale di un evento festivaliero, alternando momenti di visione e di conversazione e proponendo al pubblico un programma inedito (e a sorpresa) con film, documenti audiovisivi storici e così via. Ad animare la conversazione e a svolgere gli onori di casa, un gruppo di docenti universitari di storia del cinema.
Data | Festival | Ospiti |
19/10/2022 | Locarno Film Festival | Giona A. Nazzaro
in conversazione con Daniele Dottorini (Università della Calabria) |
30/11/2022 | Far East Film Festival | Sabrina Baracetti
in conversazione con Federico Zecca (Università degli studi di Bari “Aldo Moro”) |
14/12/2022 | Cinema Ritrovato di Bologna | Gianluca Farinelli
in conversazione con Giacomo Manzoli (Università di Bologna) |
8/02/2023 | Torino Film Festival | Steve Della Casa
in conversazione con Mariapaola Pierini (Università degli studi di Torino) |
15/02/2023 | FilmMakerFest Milano | Luca Mosso
in conversazione con Miriam De Rosa (Università Ca’ Foscari Venezia) |
1/03/2022 | Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia | Alberto Barbera
in conversazione con Marco Dalla Gassa (Università Ca’ Foscari Venezia) e Carmelo Marabello (Università IUAV Venezia – Venice International University) |
Programma