Il nero di Giovanni Vento. Un film e un regista verso l’Italia plurale

di Leonardo De Franceschi
Artdigiland, Dublino 2021

MONOGRAFIE

Redazione CUC2Written by:

Da anni, un’Italia plurale, figlia dell’incontro transculturale, inventa spazi di espressione, reclama diritti di cittadinanza, lavora per una decolonizzazione del presente e della Storia. È anzitutto a questa Italia che vuole parlare questo libro, che ricostruisce l’avventura di un cineasta, Giovanni Vento (1927-79) e del suo unico film di finzione, Il nero (1967). Romano, figlio del popolo, critico in lotta per un cinema all’altezza della lezione della Resistenza, documentarista attento ai mille volti di un’Italia sommersa, con Il nero Vento lancia la sfida di raccontare, in una Napoli inedita, il coming of age di alcuni «giovani, italiani e stranieri, bianchi e neri», tra cui due «figli della guerra». Per il regista, queste migliaia di nate/i dall’incontro tra italiane e soldati della Quinta Armata erano «i primi neri della storia italiana». Nonostante una partitura audiovisuale modernista, le luci di Aiace Parolin e i riff di Piero Umiliani per Gato Barbieri, Il nero nel 1967 non riuscì a trovare un distributore. Dopo il restauro digitale del Museo Nazionale del Cinema, per questo film e per il suo autore, caduti ingiustamente nell’oblio, si aprono tempi nuovi.

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