Lacune binarie. Il restauro dei film e le tecnologie digitali

Rossella Catanese
Sapienza Università di Roma
2012

PhDs

Redazione CUCWritten by:

Lacune binarie. Il restauro dei film e le tecnologie digitali
Binary gaps. Film restoration and digital technologies

Autore | Author
Rossella Catanese
rossella.catanese@uniroma1.it
http://uniroma1.academia.edu/RossellaCatanese

Corso di dottorato | PhD Program
Tecnologie digitali e metodologie per la ricerca sullo spettacolo
Sapienza Università di Roma
Tutor Paolo Bertetto
2012

Sinossi | Abstract
Solo dagli anni Ottanta del Novecento il cinema è stato istituzionalmente considerato un bene culturale anziché un oggetto commerciale. Pertanto sono state date disposizioni sistematiche, accademiche ed etiche relativamente alle pratiche di restauro e conservazione, ispirate ad altri rami dello scibile, come il restauro d’arte nel moderna teorizzazione di Cesare Brandi, e la filologia di Gianfranco Contini, in merito a questioni come definizione dell’originale, documentazione di tutti gli interventi, reversibilità delle integrazioni, col fine di garantire trasparenza e rispetto per gli originali con l’aiuto di fonti extra testuali. L’approccio ermeneutico delle teorie del film ha aggiunto alla prassi del restauro un elemento di apertura verso possibili ulteriori operazioni interpretative.
L’introduzione dell’informazione numerica all’interno del sistema delle immagini consente un’ampia flessibilità di azione, sebbene sia vincolata a sistemi numerici di codificazione e decodifica. Il case study preso in esame è il progetto di restauro pianificato su Ballet Mécanique, capolavoro delle avanguardie storiche europee ad opera del pittore cubista Fernand Léger, di cui la cineteca di Amsterdam Eye Filminstitut ha deciso di restaurare la sua unica copia colorata.

Just since the 1980s of the last century, in Italy film has been institutionally considered as cultural, rather than a commercial item. So it has been given systematic, academic and ethical disposals to the conservation and restoration practices, inspired by other fields of knowledge, as the artistic restoration theorized by Cesare Brandi or the textual criticism by Gianfranco Contini, about issues as definition of the original, documentation of every process, reversibility of the integrations, in order to guarantee transparency and respect for the original with the help of extra-textual sources. The hermeneutic approach of film theories has given to restoration practices an opening to possible further interpretative operations. The introduction of the numeric information within the images system allows a wide flexibility of action on images, although it is bound to numeric encoding and decoding systems. My case study is a restoration project planned on Ballet Mécanique, cubist painter Fernand Léger’s masterpiece of the European 1920s avant-garde; the Amsterdam cinematheque Eye Filminstitut decided to restore its unique colored copy.

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