Self Media Studies. L’immagine di Sé dal social networking ai big data

La Valle dell’Eden. Semestrale di cinema e audiovisivi
n. 35/2019 – a cura di Federica Villa
Scadenza: 28 febbraio 2019

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L’incisiva dimensione autoritrattistica e autobiografica come prassi principe dell’essere soggetti tecnologici comporta inevitabilmente un mutamento della prospettiva con cui inquadrare le nostre esperienze mediali. La frastagliata geografia del Sé in immagine, infatti, si è estesa a tal punto da rilanciare la ricerca sui media da una dimensione massmediale a una selfmediale, prospettando un vero e proprio cambio di paradigma: alla riflessione sui media intesi come luoghi di elaborazione di forme culturali e identitarie della collettività, come sistemi atti a varare abitudini, rituali, esperienze comuni, tanto normative quanto partecipative, top down o bottom up, è del resto subentrata un’ampia e articolata riflessione mirata alle forme di esternalizzazione del Sé nei media.

Il numero monografico intende tracciare un primo bilancio sulle forme e sui modi assunti dal fenomeno di esternalizzazione del Sé nelle tecnologie mediali contemporanee. Un bilancio che prende in considerazione tre modalità che il rapporto tra soggetti e media ha via via assunto nelle pratiche di autoconfigurazione. In estrema sintesi: alla prima ondata selfmediale, che ha registrato una forte incidenza dell’utilizzo delle nuove tecnologie per dire di Sé (social networking), ha fatto seguito una seconda fase, in cui l’utilizzo stesso dei media ha coinciso con il dire di Sé (self narratives), per giungere poi a una fase più recente, in cui sono i media stessi a porsi come generatori delle nostre autorappresentazioni, dicendo, in vece nostra, dei nostri Sé (quantified-self tracking).

Anche il cinema interagisce profondamente con questo mutamento di prospettiva, proponendosi come testimone e agente dell’ampio fenomeno autoconfigurativo del Sé attraverso le nuove tecnologie: se infatti, da una parte, molte sono le pellicole che tematizzano i fenomeni di digital identities, dall’altra, l’immagine cinematografica diventa luogo di sperimentazione per elaborare forme di autonarrazione e di visualizzazione del Sé in dialogo con le pratiche sociali.

Il numero intende lavorare su due fronti:

a. Da una prospettiva teorica, ci si pone l’obiettivo di definire il passaggio ai self media studies in rapporto a determinati assi tematici come memoria, identità, cura, tecno-etica.

b. Da una prospettiva analitica, ci si pone l’obiettivo di fornire una sintetica mappatura del fenomeno, con particolare attenzione alle proposte legate al mondo dei big data e delle digital identities.

Gli autori interessati devono inviare un proposal (max 1500 battute) entro il 28 Febbraio 2019 a Federica Villa (federica.villa@unipv.it) e a eden@unito.it. La consegna del saggio (max 25.000 battute) è prevista per il 31 Maggio 2019.

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