Modelli di mascolinità e divismo nel cinema muto internazionale / Models of stardom and masculinity in international silent cinema

Immagine. Note di storia del cinema
n. 23/2021 – a cura di Denis Lotti e Jacqueline Reich
Scadenza: 13 settembre 2020

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Redazione CUC2Written by:

Dal loro avvento negli anni Novanta, gli studi sulla mascolinità hanno conosciuto un forte sviluppo in ambito cinematografico. La decostruzione dei codici culturali alla base della rappresentazione del maschile si è largamente esercitata su esempi contemporanei, mettendo in luce le contraddizioni di uno scenario mediale che, se da un lato rivela la crisi del genere storicamente egemone, dall’altro favorisce la diffusione di stereotipi “tossici” che alimentano derive sessiste e violente. A fronte di questa fioritura di studi sul contemporaneo, il tema della storicità delle costruzioni della mascolinità, introdotto da studiosi come George Mosse (1997) e Pierre Bourdieu (1990, 2001), è stato oggetto di un numero limitato di ricerche, che solo in parte hanno riguardato il cinema muto. Dopo i pionieristici studi di Miriam Hansen su Rodolfo Valentino (1986, 1994), che hanno aperto la strada a una considerazione della storia del divismo maschile in chiave gender, la crescente disponibilità di fonti filmiche e archivistiche ha posto le condizioni per nuove ricerche che hanno cominciato a interrogare le costruzioni della mascolinità e i loro significati sociali e culturali nelle diverse espressioni del cinema muto a livello internazionale.

Questo numero di “Immagine” intende offrire un’occasione di approfondimento e di confronto alle numerose ricerche attualmente in corso che pongono al centro la rappresentazione della mascolinità nel primo divismo cinematografico. Tra le principali novità degli ultimi anni vi è l’apparizione di diversi studi dedicati alla creazione e circolazione di immaginari divistici in cinematografie non occidentali, nonché di studi che indagano le molteplici e spesso contraddittorie relazioni esistenti tra divismo ed etnicità in chiave postcoloniale (Butters 2000, Haynes 2003, Jean 2003, Miyao 2007, Levitina 2013, Zhang 2018). Il numero si propone quindi di verificare le caratteristiche e le specificità di queste costruzioni nei diversi contesti nazionali e regionali, nonché di analizzare le modalità delle loro interazioni a livello internazionale in termini di appropriazione, deterritorializzazione e riterritorializzazione.

Si incoraggiano proposte che interroghino le modalità di ricezione, le strategie produttive e distributive e le dinamiche intertestuali e intermediali alla base della diffusione degli immaginari legati al divismo cinematografico maschile nei primi decenni del Novecento. Il numero vorrebbe inoltre stimolare riflessioni sulla posizione occupata dal cinema nella trasformazione dei modelli di mascolinità in rapporto alle sfide aperte dall’emersione dei primi movimenti femministi e contribuire all’indagine intorno all’apparizione e/o repressione di rappresentazioni queer o antinormative.

Le proposte (in italiano o in inglese), della lunghezza approssimativa di 250 parole e accompagnate da una breve nota biografica, dovranno essere inviate entro il 13 settembre 2020 ai seguenti indirizzi email: jreich8@fordham.edu, denis.lotti@unipd.it.

I saggi della lunghezza approssimativa di 30.000/40.000 battute (note incluse), potranno essere scritti in italiano, in francese o in inglese.
La scadenza per l’invio del saggio è il 31 gennaio 2021. I saggi saranno sottoposti a double peer review. La pubblicazione del dossier è prevista entro giugno 2021.

Call for Essays (ITA – ENG) 

 

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