Pratiche amatoriali e tecnologie dello sguardo

Convegno internazionale organizzato da Luisella Farinotti, Elena Gipponi, Chiara Grizzaffi, Alice Cati, Diego Cavallotti, Simone Dotto, Andrea Mariani, Simone Venturini
Università IULM
Milano, 23-24 maggio 2019

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Redazione CUC2Written by:

A lungo ai margini della storia ufficiale, il cinema amatoriale è diventato negli ultimi anni un oggetto di grande interesse, non solo per gli studiosi di cinema e di cultura visuale – per cui l’indagine sulle forme del visibile si è aperta al più vasto campo delle immagini anonime e della produzione nontheatrical – ma anche per antropologi, etnografi e storici, che nei film amatoriali cercano i gesti e i volti di un territorio, le forme di autorappresentazione di classi e gruppi sociali, i ruoli familiari e le relazioni di genere o, più frequentemente, il tracciato di una letterale “Storia in formato ridotto”, ad altezza del quotidiano e del comune. La produzione visiva amatoriale diviene una via d’accesso fondamentale per ricostruire una storia collettiva della visualità, le forme di uno sguardo condiviso, ancorché inconsapevole, tanto quanto per restituire, in forma spesso altrettanto indiretta, lo sfondo o il fuori-campo dell’accadere storico.

La storia del formato ridotto si intreccia poi con la storia del cinema sperimentale, offrendosi come campo di libertà espressiva e di ricerca per giovani filmmaker o artisti delle avanguardie. È un territorio al confine tra amatoriale e istituzionale, in cui le forme del nuovo sono pronte a ribaltarsi in canone.

Il convegno internazionale Pratiche amatoriali e tecnologie dello sguardo – primo convegno italiano dedicato specificamente alla questione – si concentra in particolare “sull’amatore”, figura chiave per misurare il rapporto di appropriazione della tecnologia su cui si costruisce la cultura del sensibile novecentesca. Centrale è “il gesto” più ancora che i film, la pratica diffusa e anonima, vera cifra di una trasformazione epistemica. Amatore e tecnologia sono le due figure che il convegno intende indagare: nella loro relazione e nel loro trasformarsi nel tempo, nelle pratiche in cui si organizza e definisce una “rivoluzione”, tanto dello sguardo quanto della visione in senso più generale. Dalla stagione dei pionieri alle forme contemporanee di partecipazione diffusa, dalla marginalità al mainstream, l’amatoriale è un luogo indiziario per leggere la trasformazione dei media, ma anche per individuare prassi di organizzazione e di invenzione di un rapporto con la tecnologia che spesso anticipano o prefigurano le pratiche contemporanee.

Il convegno riflette inoltre sulle prospettive di studio che in questi ultimi anni hanno eletto l’amatoriale ad oggetto di indagine, ma anche sulle pratiche di riscrittura creativa che ne hanno ridestato la memoria e riscritto il senso. Per questo, a conclusione di ognuna delle due giornate di studio, è prevista la presentazione di esperienze particolarmente virtuose, come quella di Re-framing Home Movies e quella dell’Archivio Home Movies di Bologna, con presentazione di film e casi.

KEYNOTE SPEAKERS
Benoît Turquety (Université de Lausanne)
Susan Aasman (Groningen University, NL)

Programma

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