Lo storyboard e la cultura visuale italiana. Illustrazione, fumetto e riviste tra editoria fiorentina d’inizio Novecento e cinema del dopoguerra

Nicola Stefani
Università degli Studi di Firenze
2018

PhDs

Redazione CUCWritten by:

Lo storyboard e la cultura visuale italiana. Illustrazione, fumetto e riviste tra editoria fiorentina d’inizio Novecento e cinema del dopoguerra
Storyboarding and Italian Visual Culture: Illustration, Comics, Magazines from Florentine Press of Early 1900 to Post War Cinema

Autore | Author
Nicola Stefani
nicola.stefani@unifi.it
https://unifi.academia.edu/NicolaStefani

Corso di dottorato | PhD Program
Storia delle Arti e dello Spettacolo
Università degli Studi di Firenze
Tutor Paola Valentini
2018

Sinossi | Abstract
Lo studio che viene presentato in questa tesi si basa sui quesiti e sulle osservazioni derivate dal grande interesse verso un oggetto che riguarda il processo di preparazione dei prodotti audiovisivi, in particolare di pre-produzione: lo storyboard. L’obiettivo è stato quello di cercare prove, testimonianze che attestino un percorso coerente all’interno della produzione cinematografica italiana, dalle prime tracce nel cinema muto all’attestazione di una forma compiuta nel secondo dopoguerra, portando così una voce al dibattito sull’esistenza o meno di un’attività di storyboarding in campo cinematografico italiano. L’aspirazione è quella di valorizzare l’importanza fondamentale dello storyboard come oggetto di studio, discernendo tra pratiche in uso nel contesto italiano e elementi universali che lo caratterizzano. La peculiarità del caso italiano, con i suoi fallimenti e i tentativi riusciti, permette la ricostruzione attraverso le tracce lasciate nei prodotti culturali e visuali dell’epoca. All’interno del vasto ambito della visual culture, si è adottata, quindi, la prospettiva dell’archeologia dei media che, secondo Erkki Huhtamo e Jussi Parikka, prevede la costruzione di una storia alternativa, dal carattere genealogico, rispetto alla visione teleologica del perfezionamento, privilegiando i fenomeni nascosti, dimenticati e fallimentari, rispetto all’affermazione della condizione mediale e culturale attuale. Il metodo di lavoro ha unito la ricerca negli archivi all’analisi di casi esemplari per fornire un approccio teorico inusuale per un tema poco conosciuto e poco esplorato in campo scientifico e accademico, sicuramente ignorato dal vasto pubblico in generale, ma piuttosto diffuso in ambito professionale nella pratica e nel mestiere.

The study presented in this thesis is based on the questions and consequences deriving from the great audiovisual, in particular pre-production: the storyboard. The aim was to try to demonstrate, whether it is a path within the Italian film production, from the first traces in silent cinema to the implementation of a form completed after World War II, thus bringing a voice to the debate on existence or absence of storyboard adventure in the Italian film field. The aspiration is to enhance the fundamental importance of the storyboard as an object of study, discerning between practices in use in the Italian context and universal elements that include it. The peculiarity of the Italian case, with its failures and attempts, allows the reconstruction through the traces in the cultural and visual products of the time. Within the visual culture landscape, the perspective of media archeology, which according to Erkki Huhtamo and Jussi Parikka, provides for the construction of an alternative story, from the genealogical nature, with respect to the teleological vision of refinement, is satisfied. favoring the hidden, forgotten and failed phenomena, with respect to the affirmation of the current medial and cultural condition. The working method has combined research into case files for an unusual theoretical topic for a little-known and little-explored topic in science and academics, certainly ignored by the general public, but rather widespread in the professional field in practice.

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