Re-Animation. L’animazione contemporanea tra cinema, televisione, videoarte e nuovi media

Imago. Studi di cinema e media 
n. 16/2018 – a cura di Christian Uva e Paul Wells

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Redazione CUC2Written by:

Tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo l’animazione si è andata configurando come l’orizzonte audiovisivo ideale per mettere in atto alcune delle sfide più stimolanti dal punto di vista tecnologico, estetico, narrativo, politico e culturale. Se da un lato infatti le produzioni contemporanee trattengono, traghettandoli ad un nuovo livello di sofisticazione, alcuni elementi fondamentali della tradizione del cinema d’animazione, dall’altro esse continuano a rappresentare un campo di assoluta sperimentazione e innovazione.
A questi due aspetti ha conferito nuova linfa e attualità il fenomeno della digitalizzazione che, come ha sostenuto Lev Manovich, ponendo in primo piano una certa operatività di carattere manuale, ha determinato una sorta di «ritorno alle pratiche paleo-cinematografiche del XIX secolo», quando le immagini venivano dipinte a mano. Se, così, all’inizio del Novecento «il cinema delega queste tecniche manuali all’animazione definendosi come mezzo espressivo basato sulla registrazione», con l’avvento dell’era digitale tali tecniche riconquistano la propria centralità nel processo di realizzazione del film al punto da far sì che il cinema non si possa più «distinguere nettamente dall’animazione».

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