L’angoscia geografica del cinema. Persistenza e crisi della ragione cartografica nel film contemporaneo

Giorgio Avezzù
Università Cattolica del Sacro Cuore
2014

PhDs

Redazione CUCWritten by:

L’angoscia geografica del cinema. Persistenza e crisi della ragione cartografica nel film contemporaneo
The Geographical Anxiety of Cinema: Persistence and Crisis of Cartographic Reason in Contemporary Film

Autore | Author
Giorgio Avezzù
giorgio.avezzu@unicatt.it
https://unicatt.academia.edu/GiorgioAvezzù

Corso di dottorato | PhD Program
Scuola di dottorato in Studi Umanistici. Tradizione e contemporaneità
Università Cattolica del Sacro Cuore
Tutor Ruggero Eugeni
2014

Sinossi | Abstract
Lo studio approfondisce la questione dei rapporti tra la geografia e il cinema, in particolare il cinema contemporaneo. La “propensione geografica” del cinema, tipicamente individuata da molti studiosi, deve oggi confrontarsi con un problema fondamentale: quello di una riconsiderazione radicale dei limiti del discorso geografico, e della geografia intesa come scienza, come sapere e come progetto della modernità. In che modo un medium con un’antica vocazione geografica oggi interpreta, commenta, elabora la “crisi della ragione cartografica”? Le “forme cartografiche” del cinema, cioè le porzioni di testo filmico che riflettono sulla geograficità del medium, nel cinema recente non si limitano a dichiarare o a celebrare tale geograficità, ma la considerano come un problema. Se le forme cartografiche sono considerate in modo problematico nel cinema contemporaneo è perché il cinema stesso si è accorto, o si è convinto, che il proprio ruolo è cambiato, che non può più (forse non deve) guardare in un certo modo. Perché la crisi della ragione cartografica del cinema è un sinonimo della crisi strutturale della cinematograficità, di un modo di vedere il mondo, di un dispositivo, di una geometria che descriveva le posizioni di soggetti e oggetti, il loro valore e il loro significato.

This work explores the relationship between geography and cinema, especially contemporary cinema. The “cartographic penchant” of cinema, typically traced by many scholars, has to face a fundamental problem today: a radical reconsideration of the geographical discourse, and of geography intended as a science and an epistemic project of modernity. How does a medium with an ancient geographical vocation deal with the “crisis of cartographic reason”? The “cartographic shapes” of cinema, which are portions of filmic texts that mirror the “geographicity” of the medium, in contemporary cinema do not simply declare or celebrate that kind of geographicity, but they consider it as a problem. The reason the cartographic shapes are problematically represented by recent cinema is that cinema itself is aware, or became convinced, that its cultural role has changed, that it cannot understand the world in a certain way anymore. Because the crisis of cartographic reason of cinema is a synonym of a structural crisis of “cinematographicity”, of a way of looking at the world, of a dispositif, of a geometry that used to describe the positions of subjects and objects, their value and their meaning.

Tesi online | Online repository
https://tesionline.unicatt.it/handle/10280/3153

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