Decostruire lo sguardo. Il pensiero filosofico di Jacques Derrida e il cinema

Davide Persico
Sapienza Università di Roma
2014

PhDs

Redazione CUCWritten by:

Decostruire lo sguardo. Il pensiero filosofico di Jacques Derrida e il cinema
Deconstructing the gaze. Derrida’s philosophical thought and cinema

Autore | Author
Davide Persico
davide.persico@uniroma1.it

Corso di dottorato | PhD Program
Tecnologie digitali e metodologie per la ricerca sullo spettacolo
Sapienza Università di Roma
Tutor Paolo Bertetto
2014

Sinossi | Abstract
La tesi è incentrata sulla definizione di una teoria del cinema e di una metodologia di analisi del film che abbia come orizzonte culturale specifico il pensiero filosofico di Derrida. Vi è una introduzione ampia al pensiero di Derrida in generale, nel suo rapporto con il cinema, con la teoria e il contesto culturale in cui esso si sviluppa. C’è un lavoro diretto sugli aspetti teorici del pensiero di Derrida in relazione al cinema. In particolar modo ci si sofferma sulla traccia e la decostruzione della presenza, facendo un discorso ampio sulla ripetizione, il supporto, il testo e la différance.
La seconda parte della tesi analizza tre film diversi tra loro: Paisà, L’homme qui ment, Videodrome. I film sono studiati per dimostrare l’efficacia della decostruzione all’interno di un film che presenta una narrazione prettamente classica e realista; dimostrare che la decostruzione può produrre teoria nel momento dell’interpretazione di un film complesso, che si iscrive nello stesso orizzonte della teoria e possa allo stesso tempo far emergere ulteriori sensi nascosti; dimostrare come la decostruzione lavora all’interno di un testo complesso, fortemente articolato ed eterogeneo.

The thesis is focused on the definition of a film theory and methodology of analysis of the film that has as its cultural horizon specific the Derrida’s thought. There is a broad introduction to Derrida’s thought in general, in its relationship with the cinema, with the theory and the cultural context in which it develops. There is a direct work on the theoretical aspects of Derrida’s thought in relation to the cinema. In particular, we focus on track and the deconstruction of presence, making a broad discourse on repetition, the support, the text and the différance.
The second part of the thesis analyzes three different films together:
Paisan, L’homme qui ment, Videodrome. The films are designed to demonstrate the effectiveness of deconstruction in a film that presents a narrative purely classical and realist; show that the theory of deconstruction can produce theory at the time of the interpretation of a complex film, which fits in the same horizon of the theory and can at the same time bring out more hidden meanings; show how deconstruction works within a complex text, strongly articulated and varied.

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