Modelli di costruzione spaziale nel cinema muto italiano: Giovanni Pastrone, Mario Caserini, Enrico Guazzoni

Stella Dagna
Università degli Studi di Pisa
2010

PhDs

Redazione CUCWritten by:

Modelli di costruzione spaziale nel cinema muto italiano: Giovanni Pastrone, Mario Caserini, Enrico Guazzoni
Models of the space construction in the Italian silent cinema

Autore | Author
Stella Dagna
dagnastella@hotmail.com

Corso di dottorato | PhD Program
Storia delle arti figurative e dello spettacolo
Università degli Studi di Pisa
Tutor Lorenzo Cuccu, Elena Dagrada
2010

Sinossi | Abstract
L’organizzazione dello spazio cinematografico in voga in Italia negli anni Dieci risponde ad un modello estetico diverso da quello che nello stesso periodo si stava imponendo grazie alla produzione americana. Invece di analizzare lo spazio attraverso il montaggio, questo cinema lo sintetizza in riprese in profondità di campo che implicano una complessa organizzazione delle immagini in continuità. La ricerca si propone di indagare la struttura di tale modello spaziale attraverso l’analisi della produzione oggi disponibile di tre registi particolarmente rappresentativi: Mario Caserini, Enrico Guazzoni, Giovanni Pastrone. L’ipotesi è che l’analisi della struttura spaziale sottesa a questi film possa aiutare sia a comprendere un sistema espressivo originale basato sull’ibridazione con le altre arti e sul rispetto della continuità e della proporzioni , sia a confermare il non anacronismo del concetto di autore applicato alle personalità più significative degli anni Dieci. Tutta la ricerca è improntata ad un metodo di analisi testuale fondato sull’approfondimento filologico della storia materiale delle copie. Il testo è corredato da un’appendice che scheda e descrive in dettaglio le copie consultate.

The space construction in Italian silent cinema responds to an aesthetic model different from that in the same period was being established thanks to the American production. Instead of analysing the space through editing, these films sum up the depth of field, involving a complex organization of images in continuity. The research investigates the structure of the spatial model through the analysis of three Italian directors: Mario Caserini, Enrico Guazzoni and Giovanni Pastrone. The hypothesis is that the analysis of the spatial structure underlying these films can be helpful both to understand a system based on hybridization with the other arts and with the respect for continuity and proportions, both to confirm the not anachronism of the author’s concept applied to the most significant personalities of the 1910s. The research’s method of textual analysis is based on the philological deepening of the prints’ material history. The text is accompanied by an appendix that describes in detail the prints consulted.

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