Pellicole di ricordi. Figure della memoria nel cinema amatoriale italiano, 1926-1942

Alice Cati
Università Cattolica del Sacro Cuore
2007

PhDs

Redazione CUCWritten by:

Pellicole di ricordi. Figure della memoria nel cinema amatoriale italiano, 1926-1942
Reels of memoirs. Figures of memory in italian amateur cinematography, 1926-1942

Autore | Author
Alice Cati
alice.cati@unicatt.it
unicatt.academia.edu/AliceCati

Corso di dottorato | PhD Program
Discipline filosofiche e discipline delle arti e della comunicazione
Università Cattolica del Sacro Cuore
Tutor Francesco Casetti, Ruggero Eugeni
2007

Sinossi | Abstract
A partire dagli anni Venti, in Italia come all’estero, iniziano a diffondersi nuovi dispositivi tecnologici per la produzione e la visione di film amatoriali. Analizzando dieci collezioni italiane di film privati e film di famiglia, realizzati da alcuni cineamatori tra il 1926 e il 1942, la ricerca si focalizza sia sui codici linguistici della rappresentazione, sia sulle pratiche sociali di realizzazione e fruizione di tali film. In particolare, lo studio della cinematografia amatoriale come pratica culturale di conservazione della memoria privata consente di aprire alcuni percorsi di ricerca, dal punto di vista teorico e semiotico. In questo senso, il concetto di memoria filmica si pone come asse di intersezione tra una problematizzazione storiografica di un settore degli studi cinematografici, che solo recentemente ha coinvolto gli studiosi, e una riflessione teorica sui processi di elaborazione di una memoria intima e familiare, che si imprime sulla pellicola cinematografica.

In Italy as abroad, the Twenties saw the establishment of new technological devices for the production and vision of amateur films. Analysing ten Italian collections of private films and home movies, made by cine-amateurs between 1926 and 1942, my research examines both the linguistic codes of representation and the social practise of realisation and reception of these films. In particular, it addresses amateur cinematography as a cultural practise of conservation of private memory. Following both a theoretical and semiotic approach, I use the concept of filmic memory as the intersection for this new historiography. In this sense, I am establishing a new field of cinematic research, whilst offering a theoretical reflection upon the inscription of the intimate and familiar memory into film.

Tesi online | Online repository
http://hdl.handle.net/10280/106

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